Cap. XXI — 1j “ Antologia „ 357 tutti quelli, che per avventura prendono a leggerlo, sono esperti nelle cose albanesi. Pubblicato in una nuova edizione, con una traduzione italiana piti spigliata e corretta, con caratteri e carta piti elegante, sarebbe un ottimo libro di testo per le scuole nazionali in Albania, ove entrerebbe ospite gradito. Rincresce che il compilatore non abbia fatto una parte più larga a’ suoi poemi accogliendovi le storie più belle e quelle d’argomento patrio, e che, in- Professore — Questo è un fatto, che nessuno mi paga. Preitozzolo — Conforti mi sputa dentro il cappello! Professore — Via, lasciamo andare le chiacchiere (guarda V orologio) e cominciamo la scuola perchè è passato un quarto. Castriota — Permettete. Quando muore qualcuno di un’altra parrocchia dovete andare ad accompagnarlo? Professore — Se c'invita la famiglia del morto ci andiamo: se poi non c’ invita..... (stringe le spalle). Covelli — Eravate alla morte di Don Gennaro Morgui ? Professore — Si; allora furono invitati i preli di tutte le parrocchie e furono pagati hene. Morgia è un casato antico di gente assai per bene (intanto si prepara ad estrarre dall' urna il nome degli scolari). Dramisini — Eri in Corigliano quando fece il tremuoto? Professore — No, mi trovavo nella vigna. Fiondi — È vero che qui il tremuoto fu fortissimo? Professore — Fu quale più non ricorda nessuno. Io mi trovavo entro la casina quando all’improvviso sentii la sedia muovermisi da sotto. Dapprima pensai che fosse il cane. Ma in quel che mi voltavo vidi piovermi sul capo calcina, macerie e tavole. Allora, spaventato, m’alzai per fuggire, ma non potevo, perchè le gambe mi tremavano. Cicillo, che era presso me, si pose a gridare. Quando la scossa cessò, uscii fuori, guardai verso Corigliano e non vidi che una nebbia di polvere. Montato sull’asina, presi la via della città insieme a mio nipote, con il timore di trovare quelli di casa mia sepolti sotto le pietre. Ma lungo la via scontrammo un uomo a cui domandammo di loro, e ci disse che niuno era morto nè in casa nostra nè in tutta Corigliano. Quindi mi si pose 1’ animo in pace. sctsci — Signor maestro, Preitozzolo mi dà pizzicotti. Professore (a Preitozzolo) — Tu non ricordi quel che t‘ho fatto ieri in casa...? Covelli, recita la geografia. Tutti ad una voce — Noi non l’abbiamo imparata, credendo che stamattina non saresti venuto. Professore — Dobbiamo cominciar a sonar le picchiate, altrimenti non ci arriveremo.