— 219 — Nel 1842 scoppiò a Scutari una sommossa contro i gesuiti, che sostenuti dall’Austria e dal pascià volevano edificare una scuola. L’agitazione si propagò tra i musulmani dell’Albania e vi parteciparono anche parecchi cattolici, scontenti dell’importanza e dell’influenza che andavano acquistando nel paese i preti forestieri, strumenti della politica austriaca, tanto più che il clero indigeno era scarso e tale da non poter aspirare generalmente che ai gradi inferiori della gerarchia. I gesuiti dovettero abbandonare il paese. Sopraggiunse Omer pascià, vinse gli albanesi presso Caplan Han e presso Calcandelen, prese e puni Uscub e Prishtina, e l’Albania fu pacificata (1844). Nel 1847 si sollevarono i Ciami e per parecchi mesi sostennero vigorosamente la lotta ; ma essendo loro mancati al solito gli aiuti promessi dal governo greco dovettero alla fine deporre le armi 11 serra-schiere Rescid pascià si servì in questa campagna contro i ribelli epiroti del valoroso principe dei mir-diti Bib-Doda. Nel 1849, nel 1851 e nel 1852 delle scorrerie tentate dai maljsori e nuove spedizioni intraprese dai turchi contro i montenegrini furono vigorosamente respinte. Governava allora la Zernagora quel principe Danilo I della famiglia dei Petrovic', che riuscì nel 1852 a trasformare il Montenegro da principato episcopale elettivo a principato laico dinastico. Durante la guerra turco-montenegrina del 1852, 2000 mirditi condotti da Bib-Doda in aiuto di Omer pascià e di Osman-Mazar pascià di Scutari condottieri dei turchi, ebbero a soffrir gravi perdite, ma copersero la ritirata dell’esercito turco e lo salvarono da un completo annientamento.