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nella Dacia e che diedero origine alla lingua rumena o moldo-valaca, che è lingua neo-latina. Altri oggi sostengono che questa lingua di tipo neo-latino, dominante in parecchi punti della penisola balcanica fuori della Rumenia propriamente detta, e parlata persino nel centro dell’ Istria da popolazioni montane, sia l’avanzo e l’indizio del largo dominio che la lingua latina aveva acquistato nella detta penisola ai tempi del dominio romano.
  Con denominazione di origine greca i valachi del Pindo e di Monastir sono anche chiamati Kutzo-Valachi o Valachi zoppi, che è come dire falsi valachi. Esiste infine fra i Valachi dell’Epiro una popolazione speciale di circa 20 o 25,000 individui che si chiama degii Arbanito-Vlaki (Valachi albanesi), forse perchè parlano l’idioma albanese e il valaco, e fra loro di preferenza l’albanese.
   In conclusione, isole elleniche al sud, bulgare e valache a oriente e al centro, serbe al settentrione, limitano l’elemento albanese entro gli stessi confini dell’Albania geografica, ma senza nulla togliere alla sua compattezza.
  La grande Albania. — Dal canto suo l’elemento albanese si estende, come più volte si è visto, anche oltre i confini di codesta Albania, in continuità coi territori che le appartengono, formando così insieme all’Albania geografica, quella che abbiamo chiamata la grande Albania o Albania etnografica. Riassumiamo a questo proposito ciò che in gran parte abbiamo di già accennato.
  Vanno compresi anzitutto in questa grande Albania le città o villaggi che dir si voglia e i ter-