— 6 — che lieve, e sarebbe stato necessario che empiessi il mio libro di note e ne raddoppiassi la mole, se avessi voluto volta per volta additare gli errori altrui, ed esporre le ragioni che determinarono la mia scelta tra notizie discordi, tra racconti diversi, tra disformi descrizioni, tra disparati giudizi. Discussi soltanto quando mi sembrò necessario. In tutti gli altri casi della bontà dei criteri, con cui procedetti nel comporre l’opera mia, giudi cheranno i competenti, che non possono essere molti, dappoiché non vi ha forse altro paese d’Europa, che sia così poco conosciuto e studiato e cosi difficile a conoscersi ed a studiarsi, come fu sempre ed è tuttora la terra degli Shkipetari.