— 220 — Nella guerra della Crimea Bib-Doda accompagnò coi suoi mirditi Omer pascià sul Danubio. Una questione provocata da Omer fu appianata soltanto nel 1856 dallo stesso Bib-Doda, che si recò in persona in Costantinopoli e fu quivi spalleggiato dall’ambasciatore francese. Una rivolta scoppiata a Scutari nel 1854 costrinse Allà pascià a rinchiudersi nel castello. S’intromise il console francese e la rivolta fu sedata. A un tentativo d’insurrezione nella bassa Albania mancò in quello stesso anno, come nel 1835 e nel 1847, il promesso appoggio dei greci. Alla fine del gennaio di quell’anno Spiridione Karaiskaki, alla testa di alcuni ferventi partigiani de\Y alleanza greco-albanese e di un impero ellenico, proclamava dal quartier generale di Radabizi nella provincia di Arta l’indipendenza e la libertà di tutte le regioni dell’antica Grecia. Ma la Grecia non mandò che un corpo di volontari, partito il 14 marzo da Atene sotto il comando di Cormusi vice presidente della Camera dei deputati. Comparve altresi nel campo degli insorti l’ex Ministro della guerra del Regno di Grecia Zavella, altro albanese. Ma tutto fini li, e l’accordo delle potenze alleate per la guerra della Crimea nel non voler secondare le aspirazioni greco-albanesi obbligò gl’insorti a deporre i bellicosi propositi. Né miglior sorte ebbe nella stessa epoca un tentativo di Grivas, greco di Acarnania, che con numerosi fuorusciti epiroti e suoi compaesani passò in Epiro, e recatosi da Arta sulle montagne di Giu-merica giunse fino a Metzovo e se ne impadronì, seminando dappertutto il terrore e saccheggiando