- S8 - periore a quella un po’ troppo arretrata dei Gheghi, e ai Toski mussulmani, che abbiano raggiunto un certo grado di cultura, non è diffìcile aprirsi la via ai più alti offici dello Stato, come infatti non di rado avviene. Proprie scuole hanno anche i valachi, specialmente in Ocrida, a Janina, a Berat e in molti villaggi del Pindo, e munifico sostenitore di queste scuole valache è il sopra ricordato patriota valaco Apostolo Margariti. Vi sono inoltre scuole slave a Scutari e nei principali centri di popolazione mista serbo-albanese e bulgaro-albanese. Vi sono anche scuole turche, ma la Turchia spende per esse poche migliaia di lire. Scuole italiane. — L’Italia, che ha vecchie tradizioni di coltura e di diffusione dejla propria lingua in Albania da mantenere e le antiche relazioni di commercio e di buona vicinanza fra le due opposte rive dell’ Adriatico da rinnovare, mantiene soltanto una scuola tecnico commerciale, due scuole elementari (una maschile e una femminile) e un giardino d’infanzia a Scutari. Con tutto ciò la lingua italiana è sempre, tra le lingue straniere, la meglio conosciuta, specialmente nell’alta Albania, dove si parla da molti italiano. Parecchie parole italiane penetrarono nel dialetto di Scutari ai tempi della dominazione veneta: il che per altro non esclude che molti abitatori delle montagne albanesi ignorino persino il nome e la esistenza dell’Italia. Scuole nazionali. — Col ridestarsi del sentimento nazionale non può essere a meno che gli albanesi si persuadano della necessità di scuole nazionali. Per ora una scuola nazionale è sorta a Coritsa