— 168 - pel fiero sguardo, colui che coll’acciaro fiammeggiante in pugno, precedendo i più valorosi, mostra il cammino della battaglia? È desso Ibrahim della illustre famiglia di Mahmud Beyoli, il capo degli albanesi, l’eroe più illustre fra tutti quei guerrieri, così per la sua virtù, come per il suo coraggio. Avanzati, o Pasvan-Oglù, colle tue falangi, co’ tuoi Bosniaci, co’ tuoi Rumelioti, co’tuoi asiatici; sebbene tre volte più numerosi di noi, porteranno essi stessi il disordine nelle loro masse, e saranno cagione della disfatta delle tue schiere! Il sangue scorre a flutti, e il suo corso è arrestato dalla barriera che gli oppongono i cadaveri ammonticchiati dei giannizzeri caduti in tre scontri.....Un panico terrore si é impadronito delle truppe ottomane. Pasvan-Oglù, minacciato dai suoi, prende la fuga, seguito dai suoi soldati. Perché fuggire, o Pasvan? Avanzati, al contrario! Vieni per imparare a conoscere il valore albanese, per far comprendere al sultano, tuo Signore, gli effetti d’una guerra intrapresa per oscurare l’onor nostro e attentare alla nostra libertà. Delle bandiere sconosciute fino ad ora, dei ricchi e splendidi stendardi sono mescolati a quei dei vincitori; essi sono i trofei della vittoria, le spoglie del nemico abbandonate nel campo di battaglia. Venite, o generosi figli ! Venite o sposi adorati ! Venite nel seno della vostra famiglia a riposarvi delle fatiche della guerra e ad insegnare ai vostri figli ad imitare il vostro coraggio. » Tra la fine del secolo xvi e il principio del xvii (1570, 1571, 1580, 1596, 1602, 1616) ripetute offerte di sollevazione furono fatte alla Repubblica