- i48 - i propri servigi al sultano, il quale li accolse con gioia e affidò nella primavera del 1453 15,000 uomini a Moises Golem. Ma costui fu sorpreso e sconfitto nella valle del Drin nero e non ricondusse al sultano che 4000 soldati. Intanto Maometto II, avendo espugnata Costantinopoli (29 maggio 1453), proclamava Hamza pascià d’Albania e gli dava 5000 cavalieri, coi quali unitosi ad Isa pascià di Rumelia, che disponeva di 45,000 soldati, Hamza si accinse a conquistare il suo pascialato. Incontro a questi 50,000 osmanli mosse Giorgio Castriota nella primavera del 1453 con 11,000 guerrieri, e ancora una volta piombò di sorpresa sul nemico e lo disfece. 20,000 turchi copersero il campo di battaglia, 10,000 ne furono trucidati nella fuga, soli 1500 ne rimasero prigionieri con lo stesso Hamza, che deriso e disprezzato da tutti potè fuggire più tardi a Costantinopoli, dove finì miseramente la vita. Miglior sorte toccò a Moises Golem, che caduto in disgrazia del sultano se ne tornò in Albania e riuscì a riconciliarsi col suo antico signore, cui rimase fedele sino alla morte. Intanto il Castriota avendo ricevuto da Alfonso V di Aragona denari, uomini comandati da Raimondo d’Orlaffa, viveri ed armi, fra cui parecchi cannoni, si preparava all’assedio di Berat, che iniziò nella primavera del 1455 con 15,000 uomini fra i quali 1000 italiani. Narrasi che fra il 1453 e il 1455 Giorgio Scanderbeg sia stato ospite dei Ragusei, i quali piuttosto che tradire l’ospitalità permisero ai Turchi di aumentare il tributo, che ad essi pagava la Repubblica, da 1500 a 5000 ducati.