- 152 — viata in Macedonia per porre un termine alle scorrerie albanesi. Se non che Balaban-Vader-pascià, un rinnegato albanese che era tra i migliori generali di Maometto II, non si contentò di questa ingloriosa difensiva e volle invadere l’Albania. Sconfitto due volte con enormi perdite ritentò la prova una terza volta al principio del 1464, dirigendosi con 24,000 soldati verso la fortezza di Pe-tralba (Gur-i-barth), mentre Jakub-Arnaut con altri 16,000 combattenti muoveva da Berat verso Tirana. Scanderbeg con mirabile tattica li assali separata-mente l’uno dopo l’altro e annientò i loro eserciti. Caddero nei due scontri 20,000 turchi, 1000 ne furono fatti prigionieri e vennero liberati 4000 schiavi cristiani. Il Castriota uccise di propria manojakub Arnaut. Allora Maometto li, il conquistatore di Costantinopoli, fuori di sé per la collera risolse di condurre in persona un poderoso esercito contro il suo terribile avversario, ed aggiunte nuove truppe alle forze raccolte da Balaban Vader si mise in marcia con 150,000 soldati. Egli erasi proposto di prendere Croja, e nella primavera del 1465 lo smisurato esercito si trovò radunato attorno alla capitale di Giorgio Scanderbeg. La difendeva la valorosa tribù dei Mirditi. Dirigeva le operazioni della difesa Baldassarre Perducci. L’intrepido Castriota, come durante l’assedio tentato nel 1450 da Murad II, si aggirava con poche migliaia di uomini nei boscosi e dirupati dintorni della città, piombando ora da una parte ora da un’altra sui turchi, mentre gli assediati compievano alla lor volta con buon successo sortite diurne e notturne.