— 72 — dette strade carozzabili tra Janìna e i porti di Pre-vesa e di Salahora, la prima delle quali passa per Delvino, la seconda vicino ad Arta, con cui è congiunta da una piccola diramazione. Non esistono strade carrozzabili neppure di nome nel Vilajet di Scutari. Qualcheduna di più che in quello di Janina se ne conta nel Vilajet di Monastir : da Monastir a Janina per Liascovik e Coritsa, da Monastir a Struga, da Monastir a Salonicco, da Monastir a Cozana, da Monastir a Prilip e Gradsco. I corsi d’acqua non sono in massima parte navigabili, come già sappiamo, e mancano di ponti, tantoché si additano come rarità monumentali i ponti altrove ricordati del Drin bianco e del Drin nero, i ponti veneziani sul Kiri e sull’Arta, il ponte di Kurd Pascià sullo Shcumbi vicino ad Elbassan e più su, sopra lo stesso fiume, i ponti di Hagi Pascià, Cumara e Ciuches. I porti sono, per dir così, abbandonati alla natura. . Il commercio interno è quindi solo possibile per mezzo di carovane, e le interruzioni di questo servizio possono durare settimane intere. Quindi anche soltanto i prodotti che compensano pel loro valore le spese di trasporto possono essere diretti verso i grandi centri e i porti d’imbarco. 11 resto rimane quasi senza valore nei luoghi di produzione ed è venduto a vii prezzo nei piccoli bazar del paese. Ognuno comprende, ad esempio, quanto maggiore importanza potrebbe assumere in Albania il commercio del legname da costruzione, se le vie di comunicazione e i mezzi di trasporto non facessero difetto. II commercio marittimo è quasi esclusivamente