— 173 - nel territorio austriaco, dove i loro discendenti popolano ancora alcuni villaggi. Anche questa volta i mirditi combatterono insieme agli albanesi maomettani pei turchi contro gli austriaci, tantoché nel 1739, dopo il trattato di pace di Belgrado tra l’Austria e la Turchia, un firmano di Mahmud I concesse al principe dei mirditi ed ai barjaktar della tribù un assegno annuo di ioo some di biada. Non so con quanto fondamento taluni fanno risalire questa concessione al 1689. Colonie albanesi in Italia. — Ho accennato a piccole colonie albanesi soggette all’Austria. Ben più importanti di queste colonie albanesi in Austria sono quelle che sorsero in Italia prima e dopo la morte di Giorgio Scanderbeg. È opportuno, anzi necessario, dire qualche cosa di queste colonie, che non hanno dimenticata la propria origine e hanno contribuito non poco a illustrare la nazione albanese. Allorché Alfonso V d’Aragona volle consolidare il conquistato reame di Napoli e domare i calabresi, ben conoscendo il valore degli Shkipetari, per la fama che già di sé aveva levato in Europa il Ca-striota, ottenne che dall’Albania venissero a militare al suo soldo molti albanesi, comandati da un tal Demetrio Reres, che aveva seco due suoi figli Giorgio e Basilio. Domata la Calabria, con diploma del 1443, di cui si conserva copia nel seminario albanese di Palermo insieme ad altri documenti che si riferiscono alla fondazione di colonie albanesi in Sicilia, Alfonso nominò il Reres governatore della provincia di Reggio-Calabria, e volle che una parte delle truppe albanesi si stabilisse in Sicilia, per difenderla contro i possibili attacchi dei suoi rivali