— II — m'induce a distinguere due Albanie, la geografica e la etnografica, che potrebbero anche chiamarsi la piccola e la grande Albania, alla stessa maniera che si distinguono da chi vi ha interesse la piccola e la grande Serbia, la piccola e la grande Bulgaria, la piccola e la grande Grecia. Dell’Albania etnografica, che non ha confini naturali, parleremo nel seguente capitolo. Meglio definiti sono i confini di quella che abbiamo chiamata l’Albania geografica, esclusa per altro la parte limitrofa al Montenegro, dappoiché il nucleo montuoso costituente l’attuale Stato montenegrino può ben dirsi che formi geograficamente una cosa sola coll'alta Albania. Ciò premesso, l'Albania geografica è situata, misurando i due punti più lontani da nord a sud (la frontiera settentrionale e la punta di Prevesa) fra il 390 e il 430 all’in-circa di latitudine boreale. Per la longitudine il punto più occidentale (il capo Linguetta) si trova a circa 19°, 20' di longitudine est da Greenwich, e uno dei punti più orientali (il monte Peristeri a sud-ovest di Monastir) di poco oltrepassa il 210. Essa inoltre è parte integrale, come già si disse, della Turchia europea, e confina a nord e a nord-ovest col Sangiaccato di Novibazar (Rascia del medio evo) e col Montenegro, a ovest col mare Adriatico e con lo Jonio, a sud col golfo di Arta, che la divide dalla Grecia centrale, ad est colla Grecia, da cui la divide il fiume Arta, colla Macedonia, e coi sopra ricordati territori di Uscub e Prishtina (vecchia Serbia), da tutte le quali contrade la divide quella linea montuosa di displuvio, che distaccandosi dalle Alpi albanesi comprende