- 159 ~ so con quanto fondamento taluni sostituiscono Lek Dushman a Lek Ducadgin. Il Romanin afferma che alla difesa di Croia era pure accorso il 27 gennaio 1478 Giovanni figlio di Giorgio Scanderbeg. La famosa fortezza di Croja, che tanti assedi aveva vittoriosamente respinti, fu demolita assai più tardi, nel 1832. Soltanto pochi avanzi rimangono del Castello bianco, residenza di Scanderbeg. Croja ha oggi l’aspetto di un villaggio di agricoltori e le sue case sorgono disperse senz’ordine sul declivio del monte di Santo Spiridione in mezzo agli olivi. Nello stesso anno 1478 fu pure espugnata Alessio, ed anche di Alessio, ch’era sotto i veneziani una città ricca di edifizi, di chiese e di scuole, oggi più non esistono che poche rovine e un misero ammasso di case attorno ad un piccolo baiar, abitato da bottegai ’ cattolici e avvelenate nella stagione estiva dai miasmi delle acque stagnanti, lasciate dalle inondazioni del Drin. Gli abitanti musulmani più agiati dimorano oggi di preferenza nel borgo detto Varose, a due miglia dal baiar, sul pendio della montagna che domina il diruto castello. Il baiar è situato tra la collina, ove sorgono i resti della cittadella veneziana, e la riva del Drin. Nuovo assedio e cessione di Scutari - Caduta di Drivasto. — Addi 20 maggio 1478 fu infine cinta d'assedio per la seconda volta la città di Scutari, dinanzi alla quale comparve, dopo la caduta di Croja, lo stesso Maometto II. Scutari era difesa da 1600 cittadini, fra cui parecchi veneziani, e da altrettanti montenegrini. Alla testa dei veneziani stavano il provveditore Antonio da Lezze, Nicola Moneta, Florio Jonima e l’ingegnere Donato. Inco-