tribù dell’Epiro, riusci a far pervenire 4000 fanti e 300 cavalli sulle alture che dominavano il campo dei nemici. Filippo fu battuto, e colle reliquie del suo esercito si ritrasse in Tessaglia, dove Flaminino non tardò ad inseguirlo. La guerra fu quindi trasportata in Tessaglia. Il re Genzio - L'Illirio provincia romana. — Regnava allora nell’Illirio Pleurate II, succeduto a Pineas. A Pleurate II successe Genzio, che fu l’ultimo re degli Illirii, e pose la sua sede a Lissos (Alessio) ritolta ai Macedoni. Costui fu un despota, che non seppe farsi amare dai suoi sudditi. Inoltre tornò a incoraggiare con tutte le sue forze la pirateria, e da ultimo si collegò con Perseo re di Macedonia in guerra coi Romani. L’anno 168, mentre il console Lucio Paolo Emilio, sbarcato a Dyrrachio, recavasi a combattere Perseo in Macedonia e in Tessaglia, il pretore Anicio Gallo, con iooo fanti e 300 cavalli, fermavasi neH’Illirio per assalire il re Genzio, che di lì a poco fu costretto a rinchiudersi in Scodra, e dopo alcune infruttuose sortite dovette arrendersi a discrezione. Genzio adornò colla sua moglie Etleva il trionfo del vincitore, e l’Illirio divenne provincia romana. Gli abitanti di Ulcinio (Dulcigno), che durante la guerra avevano parteggiato per Roma, ottennero speciali privilegi. Assai più gloriosa di fronte a questa antica storia dell’lllirio è quella dell’Epiro per un famoso personaggio, che gli Albanesi giustamente esaltano come un eroe della loro schiatta. E questi il re Pirro, che fu il più singolare venturiero dell’antichità.