- 147 - principi in queste dimostrazioni di simpatia Alfonso V d’Aragona, re di Napoli e di Sicilia. Nel colmo della sua gloria Scanderbeg sposava Andronica, figlia di Arainites Topia Golem, e spogliava nel tempo stesso i meno potenti dei suoi alleati di una parte dei loro possessi. Scanderbeg e Maometto II. — Uno dei primi atti del nuovo sultano Maometto II, fu di rivolgersi a Scanderbeg per invitarlo a dichiararsi suo vassallo e a pagare tributo. La risposta dell’indomito albanese fu una scorreria nel territorio turco. Per immediato ordine del sultano Hamza-pascià mosse contro l’Albania verso la fine del 1451 con un grosso esercito, e questa volta il nepote di Skanderbeg Hamza ebbe intero l’onore della vittoria. Egli piombò sul nemico con 5000 guerrieri. Caddero 7000 turchi, e gli albanesi non perdettero che 34 uomini. Nella primavera del 1452 altri 20,000 turchi condotti dal Sangiacco Debreas-pascià non ebbero migliore sorte per virtù di Scanderbeg in persona, che varcò i confini dell’Albania per recare la devastazione e lo spavento nel bacino del Vardar. Le città di Uscub e di Monastir, che già da parecchio tempo obbedivano ai Turchi, dovettero premunirsi contro un possibile attacco degli albanesi. NelPinverno dello stesso anno il Castriota consigliatosi coi suoi luogotenenti, deliberò di riconquistare Svetigrad e Berat. Egli accingevasi a compiere questa impresa, quando inaspettatamente si vide abbandonato da due suoi luogotenenti Moises Golem e il nepote Hamza, che disgustati probabilmente dall’abituale alterigia del loro capo offersero