— 40 — che un grosso distretto popolato da Serbi si stende da Ipek a Prizrend ; che nella stessa Prizrend vivono serbi e albanesi, quantunque con prevalenza di questi ultimi; che un distretto, ma assai più piccolo, di Serbi s’incontra fra la Vojussa e il Seme-ni ; che a Ocrida appaiono i Bulgari e costituiscono un’isoletta di lingua bulgara fra i due laghi di Ocrida e di Presba ; che altri bulgari s’incontrano nel paese dei Dibra lungo il Drin nero. I Turchi sono piuttosto numerosi a Monastir, e ve n’ha pure a Uscub, a Prizzend, a Scutari ed in Elbassan. Gli Zinzari. — Una speciale menzione meritano in Albania dal punto di vista etnografico gli Zin-zari o Tzinzari, o Valachi o greco-valachi, che parlano una lingua affine al rumeno, quantunque coi rumeni non s’intendano, e spesso anche greco, e sono assai numerosi così dentro in confini dell’Albania geografica come dentro quelli della etnografica, vale a dire sulle pendici del Grammos e del Pindo fino a Castorià e nella piccola città di Cruscevo a 7 ore da Prilip verso Dibra, e s’incontrano anche a Uscub, a Còprulù, a Prizrend, a Scutari, ad Alessio, nonché in parecchie isole linguistiche tra il lago di Ocrida e il mare, specialmente a Elbassan, Pekinje e Durazzo. Altro centro importantissimo di questi Valachi è la poliglotta Monastir. Essi non vanno confusi con gli Zingari, di cui v’ha qualche piccola tribù errante anche in Albania. 11 loro nome di Zinzari deriva, secondo una tradizione rumena, dal latino Quin-quarii o Quintarii, cioè soldati della V legione, ed essi vengono così riconnessi alle colonie di veterani romani che l’imperatore Trajano collocò