— 170 — nel 1638 la Turchia potè aver ragione della bellicosa tribù dei Clementi. Perduti i suoi condottieri Vakodud e Hotash, la tribù si sottomise. Ai notabili fu tagliata la testa e l’intera tribù venne trapiantata in altri luoghi, in massima parte nei dintorni di Prishtina. Nel 1645 i Clementi stabilirono di tornare a viva forza nelle loro sedi primitive, tra i maljsori, e ai turchi non riuscì d’impedirlo. Fondazione di Tirana. — Nella prima metà del 1600 sorse in mezzo a una pianura ben coltivata, a oriente di Durazzo e a non grande distanza dal fiume Arzen da un lato e dagli affluenti di sinistra dell’Ishmi dall’altro, la città di Tirana, che oggi conta 12,000 abitanti, quantunque manchi di una facile comunicazione col mare. Secondo una tradizione albanese l’avrebbe fondata un potente bey di nome Souleyman, della famiglia dei Barkine, e Favrebbe chiamata Teheran (donde Tirana) in ricordo di una vittoria da lui riportata in Persia guerreggiando pei Turchi. Souleyman morì a Bagdad e a Bagdad se ne conserva il cuore mentre il suo corpo é sepolto presso una moschea di Tirana, detta la vecchia Moschea. VIslamismo si diffonde tra gli Albanesi. — Ma intanto le conversioni degli albanesi, come anche dei bosniaci, all’islamismo, si facevano sempre più frequenti, e gli shkipetari maomettani, ben altrimenti dei serbi, dei bulgari e dei greci rimasti fedeli alla religione di Cristo, cominciavano a considerarsi come osmanli e ne erano alteri. Devoti al Sultano, essi finirono col costituire il nerbo degli eserciti turchi, tanto che si può bene affermare che nella seconda metà del secolo xva i turchi non