— 56 — Moschee. — Ogni centro notevole di popolazione musulmana ha inoltre le sue moschee, e in moschee furono dai turchi trasformate molte chiese cristiane. Nella sola Prizrend se ne contano ventiquattro. Di molte altre chiese cristiane oggi non esistono che le rovine in parecchi punti dell’alta e della bassa Albania. Conventi. — Qualche convento cristiano più o meno antico s’incontra pure in alcune città albanesi. Famoso tra gli altri il convento di S. Francesco in Alessio, che la tradizione dice fondato dal poverello d’Assisi in persona. Monastir deve il suo nome al convento Monastir Bucova, che sorge a un’ora di di stanza dalla città. Più non esistono che poche rovine di una famosa abazia benedettina, detta di S. Giovanni, che sorgeva presso Scu-tan, nella diocesi di Drivasto, tra il torrente Kiri e il lago, come risulta da Registri pontifici e da documenti veneziani dei secoli XIV e XV. Scuole confessionali. — Non mancano, dove c’è popolazione cristiana, missioni e scuole tenute da corporazioni religiose cattoliche e greche. I parroci cattolici, i papas greci e i muezzin musulmani sono molto frequentemente i maestri dei bambini albanesi: il clero cattolico è in massima parte indigeno. L'insegnamento dei muezzin è ristretto al Corano. Del resto i genitori poco si curano di fare istruire i propri figliuoli, e la percentuale degli albanesi che sanno leggere e scrivere rimane sempre assai bassa, specialmente fra i gheghi. A Scutari e in genere in tutta l’Albania godevano una volta grande favore fra la popolazione cattolica i soli francescani. Oggi vanno aggiunti ai