— 121 — di Rascia altrove ricordato, nativo di Ribnica, oggi Podgoritsa. Codesto distretto avevano invaso nel momento della loro maggiore potenza i Despoti d’Epiro. Poi l’avevano governato dei personaggi scelti fra i maggiorenti del Regno serbo, quale fu ad esempio quell’Elia conte (Knex) della Zedda, che nel 1318 fu mandato da Stefano Urosh II ambasciatore ai Ragusei insieme al vescovo di Scutari. Ora vi compaiono i Balscia, destinati a estendere di lì a poco la loro dominazione sopra una non piccola parte dell’Albania. Balscia I morì nel 1361 e lasciò tre figli : Strascinar, Giorgio I e Balscia II, i quali sottomisero la repubblica di Antivari, che si impegnò a pagar loro un tributo annuo di 2000 ducati, e s’impadronirono della costa adiacente fino a Dulcigno ; poi conquistarono Scutari, che il Bano di Bosnia Tvrtko aveva occupata dopo la morte del re dei Serbi Stefano Urosh e infine tolsero Croja a Carlo Topia signore di Durazzo, e la Zadrima sulla sinistra del basso Drin ai principi Ducadgin. Ma come mai, si domanderà, erano i Topia diventati signori di Durazzo, che Tanusio Topia aveva tenuta e difesa per conto degli Angioini ? Occorre sapere anzi tutto che il figlio di Tanusio Topia, Andrea, aveva conquistato il cuore e la mano di una figlia naturale del re Roberto di Napoli destinata ad altre nozze. La cosa dispiacque alla corte angioina e i due infelici tratti con bugiarde lusinghe in Italia, furono fatti morire. Gli orfani Carlo e Giorgio Topia, allevati a Croia, giurarono di vendicare i propri genitori, e affermandosi eredi dei diritti angioini, perchè sangue reale angioino correva