UNA CAPITALE PER SEI MESI lasciano, questa volta per sempre, Durazzo. Il Principe appare indifferente: la principessa Sofia piange sulla propria ambizione ferita e sul regno perduto. 11 giorno 5 di settembre gl’insorti entrano a Durazzo: il giorno 25 vi rientra Essad e va a dormire nel palazzo che fu del principe Guglielmo e precisamente nel letto che fu della principessa Sofia. È la nostra rivincita? Avrebbe potuto esserlo, ed esser definitiva. Ma, per ora, non pare. Le masse musulmane, le sole sulle quali noi potessimo fare affidamento, ricevono gli ordini da Costantinopoli e Costantinopoli li riceve da Berlino e da Vienna. Essad stesso - sul cui odio per l'Austria io non ho alcun dubbio, e che pur parteggiò, contro la Turchia per un’Albania indipendente - avrebbe bisogno, per reggere al duplice urto, di sentirsi da noi appoggiato ben più efficacemente e più strettamente tenuto, lo non dubito, ripeto, della sua buona fede, ma il giorno in cui la sua vita e le sue ambizioni sieno in pericolo, e che non senta alle sue spalle una forza vigile e decisa a sostenerlo, potrebbe forse dimenticare che gli abbiamo salvato la vita, o potrebbe essere per una seconda volta, e per sempre, spazzato fuori dalla politica albanese. Tre errori. Nella quale noi abbiamo commesso tre principalissimi errori: abbiamo voluto creare artificialmente uno stato, che è un organismo in tutto e per tutto soggetto alle leggi naturali ; questo stato abbiamo voluto creare seguendo un piano austriaco ed ostinandoci a non vedere in esso se non l’attuazione di quella indipendenza albanese che, certo, a noi è sommamente necessaria ; al tranello austriaco noi non abbiam saputo creare nel paese una opposizione efficace, riducendo tutta la nostra opera a elargire del denaro tra uomini che non si possono aver amici se non col timore.