VALONA e fosse necessario occupare Valona e il suo entroterra, dichiarandola per sempre nostro dominio, non credo sia altrettanto giusto. E sopratutto non credo sarebbe stato utile ed opportuno. Una occupazione di Valona con forze armate, oggi, non seguita da altre e più vaste azioni che ne giustificassero la necessità, avrebbe potuto sembrare un approfittarsi delle presenti condizioni europee, non ai danni dei nostri nemici addatici, ma della indipendenza dell’Albania alla quale abbiamo dato e dobbiamo dare il nostro appoggio più sincero ; e sarebbe stata perciò, anche nei riguardi della nostra politica e dei nostri interessi in Albania, danno non meno grave di quello venutoci dall’aver consentito alla occupazione greca dell’Epiro, consentimento che pure è stato vivacemente - e non ingiustamente - biasimato. In secondo luogo, la occupazione della città di Valona e del suo entroterra ci avrebbe condotti diritti diritti in mezzo al ginepraio degli odii e delle camarille albanesi, a sgominare i quali e le quali occorrerebbe una profonda azione in tutto quel paese, azione che oggi non possiamo intraprendere, e che forse avrebbe ancor più sviato la nostra attenzione dai problemi maggiori che ci tormentano e ci minacciano. Se in Valona o alle sue spalle fosse un popolo moderno e forte, animato da disegni a noi ostili e temibile per i suoi mezzi di guerra, allora, per poter rimaner tranquilli nella rada, ci sarebbe sì stato necessario occupare a qualunque costo la città e i punti strategici del suo entroterra. Ma entro Valona non sono che degli albanesi in piena miseria e in piena disorganizzazione, e intorno al cazà i greci che non hanno, almen per ora, nè propositi contro di noi, nè mortai da 420 per metterli in opera, nè vicine basi d’operazioni. Può, sì, sorgere da un momento all’ altro la opportunità di occupare Valona, ma sol quando se ne possa motivare la occupazione con la dichiarazione di guerra all’Austria. E, cadendo allora di fronte all’Albania e di fronte a noi stessi qualunque altra preoccupazione che non sia quella di assicurar la vittoria alle nostre armi, la nostra azione sarà perfettamente giustificata. E non presenterà gravi difficoltà. - 135 -