IL PORTO DELLA ZERNAGORA lo ripenso al mio gendarme montenegrino quello cui - piaseva sparar - che m’aveva raccontato d’esserci stato col padre, due zii, otto fratelli e di esser tornato sólo. E capisco perchè spara, spara, spara.... Doppiato lo sperone del Taraboschi, sul quale l'acqua del lago striscia e divien Bojana, un altro monte appare : più basso, ma recinto sul cucuzzolo di mura ciclopiche. È il castello di Rosafà e se ne indovina subito l’artefice : Venezia. Mura veneziane.