VALONA Nè si può dire che il signor Venizelos avesse avuto la mano infelice ad occupare, anche sol con sette euzones, lo scoglio di Sasseno: a cinque chilometri da capo Linguetta e a sette da capo Treporti, Sas-seno chiude e protegge la più bella e vasta baia dell'Adriatico, dove potrebbero trovar riparo e manovrare senza darsi noia tutte le flotte d’Europa insieme; e siccome tanto per l’apertura di maestro come per quella di libeccio le navi per evitar le secche di Treporti e il basso fondo del capo Linguetta debbono accostare all’isola, anche i sette fucili dei sette soldati greci avrebber potuto dar qualche fastidio a chi fosse voluto penetrar nella baia. È chiamata “ la Sentinella ” Sasseno, ma è qualche cosa di più e di meglio: è il punto geometrico e strategico della baia e rappresenta da sè sola la più meravigliosa delie difese ; quando dalle sue rupi aprano la bocca sul mare quattro cannoni da costa nulla più v’è da temer dal di fuori, e tutta quanta la baia, specialmente verso l’ancoraggio di Pacha Limani può divenire una stupenda base navale. E qui è appunto il centro della discussione che si è agitata di questi giorni intorno ai criterii che hanno informato la nostra presa di possesso, la quale è sembrata cosa troppo meschina in sè, incompiuta ed impari al grande momento. lo dissento alquanto in questo apprezzamento dalla grande maggioranza dei miei amici nazionalisti. Che la occupazione di Sasseno, di fronte alla ciclopica e tragica lotta in cui si forgiano i destini di tutte le altre nazioni europee, lotta della quale, pur troppo, noi siamo ancora dei neutrali osservatori, sia apparsa troppo piccola e troppo timida azione è naturale ed è giusto, perchè ben altro era il nostro compito e ben più vaste erano le nostre necessità: - la occupazione non doveva essere se non la prima affermazione del nostro diritto e della nostra volontà, e come tale doveva essere immediatamente seguita da altre azioni, e, sopratutto da un radicalmente mutato indirizzo della nostra politica ; ma che, dovendo noi assicurarci la rada di Valona non basti il possesso dell’ isola di Sasseno - 134 —