SCUTAR! 113 Il lungo ponte veneziano sul Chiri, adesso quasi asciutto, ha un grande arco centrale sul vero letto del fiume e dal lato meridionale altri quattro archi, da quello settentrionale altri sette, ineguali, sugli scogli. Quando d'inverno l’immenso torrente diventa una voragine d’acqua torbida e urlante, che spesso giunge fin nelle vie di Scutari, questo ponte è il solo mezzo di comunicazione con tutte le montagne fino al vilajét di Còssovo. Di là. con un’altr’ora di cavallo, giungiamo a Dristino, un villaggetto musulmano raccolto presso un limpido fiumicello sotto il brullo monte dove s’elevò Drivasto. Da quaggiù, della fortezza che il veneziano Giacomo di Mosto dopo sedici giorni e venti assalti, solo perchè la peste gli decimava le truppe, cedette a Maometto II ricevendone in compenso la decapitazione sotto le mura di Scutari assediata, distinguiamo solo le reliquie di due o tre torri nere fra i cardi e i caprifogli. Nel villaggio minuscolo oggi è gran lavoro, prima di tutto perchè si sta ricostruendo la moschea la quale per ora ha un » — L’Aibtnta