DA AUGUSTO AD ALI PASCIÀ 43 * * * Quando da Eminaga, abbandonato il fiume, cominciamo con altri cavalli la salita del monte Canetta, che ci separa dalla pianura di Jànina, il sole tramonta in un seno tra due cime così azzurre che ad un istante pare una immensa ostia d'oro dritta sopra un calice di zaffiro. Quelle cime sono dei monti dell’eroico Suli, che traverseremo insieme un altro giorno per andare a Dodona. Nella strada faticosa, aspra di macigni e di fosse, che valichiamo tra scosse paurose, le quali sembrano ad ogni colpo sconnettere la vecchia carcassa di questa vettura e precipitarla giù nel burrone, lavorano cento o duecento operai in un costume molto differente dalla fustanella di questi epiroti toschi, simile alla tunica dei legionarii romani di sotto la corazza. Questi altri hanno invece quasi tutti il fez bianco, larghe brache di panno bianco o rosso, ricamato di rozze trine sulle cuciture, un'alta fascia rossa di