12 L’ALBANIA Corfii : là soltanto una straduccia di immondizie, due magazzini colmi di zucchero, di caftè e di cotoni, tre case sventrate dalle cannonate greche quattr’anni fa, su in un sentiero tagliato nella montagna gialla una fila di muletti carichi diretti a Delvino e a Jànina, giù fra i cardi e i rovi le mura fosche e gli archi e le torri d’un forte veneziano diruto, aperto al gran respiro del mare, — qua invece nella bella isola greca dove Ulisse incontrò Nausicaa, giardini come il reale Moti re/>os fioriti di rose, di oleandri, di gerani e di magnolie, vigneti e pergolati, pas-seggiate lungo il mare, caffè e fioraie, uffi-cialetti greci invano agghindati all’inglese e gelati invano detti « alla napoletana ». Ma solo stamane all'alba siamo entrati qui a Prevesa, nel maggior porto del basso Epiro, che potrebbe essere all’entrata del golfo Ambracico uno dei più sicuri ancoraggi del mar Jonio. Siamo in pieni ricordi filellenici. Nunziatricc dell'alba già spira Una brezza leggera leggera Che agli aranci deU'ampia Corcira Le fragranze più pure involò...