76 l’albania necessarii per domare i Sulioti che emigrarono a Parga e, quando Parga fu nel 1819 abbandonata dagli inglesi ad Alì, si sparsero profughi nelle isole Jonie, pronti a divenire coi due Botzari, coi due Zavella, con Lambro Veico gli eroi della guerra per l’indipendenza greca. Ma di Alì — oltre queste scene di guerra feroce e oltre la tomba nella fortezza di Litha-ritza che domina Jànina — è nell’isola a mezzo il lago un ricordo anche più tragico. Sono andato all'isola in un pomeriggio limpido e sereno come un'aurora su quest'acqua glauca. Prima con la barca si costeggia la grande rupe donde sorgono la fortezza di Alì e la moschea di Hasslan, poi si va diritti verso l'isola che da lontano sembra unita come un promontorio boscoso alla grigia incombente montagna del Mitzi-chèli. Nel punto più alto dell'isola sta il convento di Sant'Elia, ma fin sulla riva bassa altri tre o quattro conventi ortodossi, — amanti, quanto quelli cattolici, della buona aria e dell'ampio panorama —. spuntano tra i pioppi, i salci e i giuncheti. Lo specchio del lago si fa verde |>el riflesso di tutta