DA BRINDISI A PREVESA 21 troviamo una folla di fez e una sporcizia rispetto alla quale i ministeri italiani sono altrettanti /tome di dame inglesi. Le carceri che sono lì al pianterreno mandano la benedizione di quest’odor d'incenso su ai bene amati funzionari del primo piano. Perteff bey, capo del mutessarifìik di Pre-vesa, mi riceve nel suo arioso salotto che dà per quattro finestre sul mare, mi offre una sigaretta, ordina un caffè. 11 colloquio cortese naturalmente procede per mezzo dell'interprete con lentezza. Non potendogli dire nulla d’importante e tanto meno potendogli dire che vengo per descrivere l'Albania, parliamo del tempo buono, dell’aria di mare, delle bellezze dell’Italia che egli non ha mai vedute, della difficoltà di viaggiare nell’Albania dove io non ho mai viaggiato. Le pause sono lunghe, il cafiè è mediocre. Entrano ed escono tra molti inchini e il triplice ternata della mano funzionarii, ufficiali e gendarmi. Il Mutessarif soffre molto il caldo, è pingue, biondo, calvo, vestito di tela. Con una gamba sotto l'altra sull’ampio divano sbuffa sovente, ma ha un buon sorriso di uomo cui i molti diritti appaiono più