SCUTARl 107 nezia regina, al palazzo Ducale, un affresco del Veronese che eterna la difesa di questa Cittadella sostenuta, quand’era gloriosa, da Antonio Loredano contro trentamila turchi nel 1474? E rivedo l’apoteosi di Venezia fra l’oro e l'azzurro nella sala del Maggior Consiglio, sfolgorante, abbagliante come un sole. Ridiscendo, tra i cardi e i fichi selvatici, la china pietrosa a testa bassa. Su nella linea diritta dello spalto, adesso che il sole tramonta, i cento soldati si dispongono in fila e urlano il joclamà, l'evviva quotidiano al Sultano. ♦ * * Scutari — l'antica Scodra degl’illiri e dei romani — fu venduta con Drivasto nel 1396 dal serbo Giorgio 11 Halscia ai veneziani già da quattr’anni padroni di Durazzo e di Alessio. Moderato, saggio e ricco nelle città, il dominio veneto lasciò sempre alle popolazioni della montagna, di qua e di là dalle vie commerciali, piena libertà di leggi e di