65 ogni leva, e ha sempre sei mila uomini di riserva sotto le armi, e settemila di milizia territoriale. Ed essi sono, con gli anatoliti, il nerbo dell’esercito turco, unica cosa positiva fra tante cose negative. Laceri ma ben nudriti, mal pagati ma disciplinati. sporchi e tignosi ma bene armati col loro Mauser di piccolo calibro, bisogna vederli, rattoppati e spesso scalzi, marciare con un lungo passo di punta imparato dagli istruttori tedeschi, sotto il sole, per le valli allagate e sui monti scoscesi. Tutta la forza della Turchia è lì, forza fatta di fanatismo religioso e di innato amore alle armi, sicura e infallibile. La Grecia lo sa. Quando quelle file di mendicanti, ogni sera, qui sulla piazza davanti alla caserma, come in ogni più piccolo posto di frontiera alla stessa ora. prima che il muezzin annunci dai minareti la gloria di Allà al sole cadente, si dispongono ineguali ma fiere, pel joc/amà o saluto di fedeltà, si sente ancóra che cosa potrebbe fare la vecchia Turchia se pensasse che è finita in ogni paese l’epoca dei sudditi ed è cominciata inesorabile quella dei cittadini. 5 — L’Albanut,