l'albania zarra e dipinte di rosso — quattro o sei montanari con fucile, rivoltella e doppia cartucciera, silenziosi, con le ciglia aggrottate, il passo lungo e quel dondolamento del torso che dipende dall’antica abitudine di appoggiar le braccia sui pistolotti e i jatagàn dell’antico arsenale infilati già nella cintura e ora sostituiti dal più sicuro e più corto revolver. Sono i giudici che tornano dalla città in montagna con la sentenza in mente, perchè tra i malliesi non si perde tempo a scrivere nè la legge nè la sentenza. Ma non s' è mai dato il caso che, non concordando col giudizio loro quello dei giudici turchi, essi abbiano dato ragione a questi. Del resto i processi sono rari. L’albanese indipendente ed « egoarea » come direbbero i nietzschiani d’Italia, anche per l’usurpazione d’un'ara di pascolo prativo o pel furto d una pecora, provvede da sè col fucile o con la rivoltella, velocemente. « Niente è al mondo giusto quanto il fucile d'un albanese *, dice un proverbio locale. E sùbito dopo un assassinio o un tentato assassinio, le famiglie dei due nemici « entrano in sangue » cioè si ammazzano a numero pari. Ogni sangue