38 l’albania basso, tra gli olivi e le querce, le rovine grige d’un castello, delle sue torri speronate, delle mura a stella, del mastio quadrato. Castello normanno, veneziano, albanese? Nemmeno a Filippiada, dove arriviamo due ore dopo, nessuno me lo sa dire. * * * Filippiada, più nota sotto il nome di Luros, è una borgata sventrata dalle cannonate greche quattro anni fa, ricostruita con la speciale cura di lasciare quei miseri ruderi in piedi, calcinosi e squallidi, buoni soltanto a sostenere i nidi a cespuglio delle innumerevoli cicogne che migrano qui a primavera e che ingoiano vivi tutti i serpenti e i serpentelli dei dintorni. Da lontano, su quelle mura, immobili sull'esile asta d'una gamba, sembrano tante banderuole pronte a segnare il vento che purtroppo non soffia. Oltre le cicogne, Luros ha un presidio e un ospedaletto militare, una moschea, una chiesi! ortodossa, due all>erghi abitatissimi