44 L'ALBANIA lana fino a mezzo petto, che li fa rassomigliare a tanti toreros, una casacca a maniche aperte con un grande rettangolo nero sulle spalle. Questa lista nera è da quattro secoli il lutto per la morte di Scanderbeg, e gli operai sono tutti giughi o albanesi settentrionali, d’oltre il fiume Scumbi, specialmente rinomati in tutti i Balcani occidentali come costruttori di strade. Li rincontreremo sulla via di Scutari nel loro paese. Nella notte che sopravviene con celerità traversiamo di galoppo le altre due ore di vallata che ci separano dal lago di Jànina. Sotto la luna gialla, che sorge nel piano sconfinato e desolato. la carrozza nella corsa sfrenata sui sassi e sui fossi balza e balla col rumore d’uno scheletro in una notte del Valpurgi. Pian piano i muletti carichi si fanno più frequenti ; sono lunghe file di venti, di cinquanta, di cento che si sbandano tra le bestemmie dei mulattieri al passaggio nostro e dei due sovari col fucile a traverso la sella e con le sciabole che sulle staffe battono come campane. Prima di vederlo, sentiamo l’odore del lago. — un’umidità che sale, nebbiola lattea.