54 LALBANIA * * * Sulla spianata, tra i padiglioni dell’ospedale militare giace il corpo decapitato di Alì pascià, il ribelle venerato da Byron, colui che si vantava d’essere « una torcia ardente per consumare uomini ». 11 capo fu mandato a Costantinopoli, in un sacco ripieno di sale. Posdimani andrò nell’isola a vedere il luogo dove egli fu sorpreso a tradimento e assassinato. Sulla sua tomba è un chiosco di ferro battuto, con la cupoletta sormontata da un pomo così che ha la forma d^lla gabbia enorme d’un'aquila. Le due stele o mezar-tasci che limitano alla testa e ai piedi ogni tomba musulmana, sono di legno fradicio, Rosolacci e convolvoli hanno invaso lo spazio sacro. Un fico ha insinuato il tronco e i rami tra le sbarre della griglia, è salito a ombreggiare tutto il recinto. E una chioccia escita dal vicino giardinetto della moschea becca lì intorno fra i pulcini i grani dell’avena selvatica. Di là dallo sterrato si vedono le rovine affumicate del palazzo e del serraglio di Alì,