JÀNINA 57 Niente di tutto questo, sebbene sembra che i maligni di Jànina sappiano a memoria la poesia di Victor Hugo. Le ansie del vali — l’ho saputo poi — venivano da cause molto più pratiche. E una era l’entrata di Malie bey nel vi-lajét di Jànina. Malie bey è il più fido seguace di quell’Ismail Kiemal bey di Vallona, che dopo essere stato in più luoghi vali e a Costantinopoli consigliere di Stato e amico intimo del Sultano, per aver osato domandare alcune riforme, l’attuazione di una parte anche piccola del programma dei Giovani Turchi, infine l'autonomia amministrativa della sua Albania, fu costretto a rifugiarsi coi tre figli sullo stazionario inglese e ad emigrare prima a Londra, poi a Bruxelles dove è l'anima di quel comitato albanese. La voce però, che ieri correva su tutte le bocche di Jànina, dove senza un giornale le notizie si propagano miracolosamente in mezzo secondo, è che Malie bey sia tornato a Frasli verso Metzovo suo paese natale, ben munito di danaro, e assoldi uomini senza che i carabinieri e la poca truppa laggiù possano, non dico arrestarlo, ma allontanarlo.