i;8 l’ai.bania per poter poi proclamare atea la nostra scuola, le ha ripetutamente negato un sacerdote. E, per misurare tutta la nostra vittoria, bisogna pensare che due terzi della popolazione scutarina è musulmana, cioè deve mandare i propri ragazzi alle scuole turche. In dieci anni, ripristinandole nostre scuole a Vallona, a Prevesa, a Durazzo, ecc., e istituendo con sagace varietà qua scuole d arti e mestieri, là licei atti come i greci a mandar alunni nelle nostre Università o scuole commerciali, e non avendo più paura d’insegnare in Epiro l’ormai innocuissimo greco (i), noi avremo tutt’una fioritura di italianeggianti, capaci finalmente di saper che significhi una coscienza nazionale e di saper (l) In queste pagine si parla poco della propaganda greca — fatta con le scuole e la religione — in Albania. Dopo la guerra del 1897, dopo gli ottomila albanesi che combatterono i greci a fianco dei turchi, dopo le rivolte che anche facendo parte deU'csercito regolare ottomano essi minacciarono quando credettero che il confine greco fosse portato fino al Calamas smembrando l’Albania, solo la retorica greca può farsi qualche illusione. L'Hrìlenic factor del Gladstone non è più una diga contro l'inondazione slava. I suoi ideali possono interessare soltanto gli archeologi e i diplomatici in cerca di « cuscinetti ». L'idea poi della Grande Grecia, con tutta la Macedonia, tutta l'Albania, ecc., è semplicemente un innocuo caso di megalomania.