I.’ALB ANI A già raggianti verso la Grecia. In essa da tempo convergono le simpatie dei musulmani, dal clero ai Giovani turchi che hanno veduto di là dal breve mare la nostra nazione risorgere a indipendenza come essi vorrebbero insorgere. E per essa ad ogni passo parla la tradizione. Molti giornalisti austriaci, così ingenui da stimarci imbecilli, dicono che noi vogliamo restaurar la potenza veneziana, l’impero romano, magari l’unità favolosa della razza pelasgica, che dava gli etruschi al nostro Tirreno e dà i toschi all’Epiro: e ridono. Il buon umore è una condizione utilissima per non capir niente. Un solo esempio di quel che valga la tradizione è nelle nostre scuole a Scutari. Fino al 1891 noi avevamo a Jànina, a Pre-vesa, a Vallona scuole italiane. Furono soppresse quando accoglievano centinaia di alunni. Puree sepultis, ma devono risorgere. A Scutari, le nostre cinque classi elementari maschili hanno avuto in quest'anno due-centoventi alunni ; nell’anno venturo si arriverà a trecento e bisognerà chiudere le iscrizioni. La scuola tecnico-commerciale, che »1