IL COMPITO DEGL’ITALIANI •73 dell'energia d’una nazione — in questi quattro gradi di latitudine /tanno tutto da fare. A Jànina s’è tentata, con molte spese, la istituzione di un’Agenzia commerciale governativa e se ne minaccia una a Scutari. Ma nè io nè molti dei nostri consoli si ha nessuna fiducia nel « commercio di Stato », corpo morto senza il sangue caldo dell’iniziativa privata e del rischio (i). * * * Certo perchè, anche nei limiti della produzione dei bisogni attuali, l’importazione e esportazione albanesi escano dal marasma, occorrerebbero dal mare all’ interno strade e sicurezza. Molti sognano, sull’esempio dell’attività austriaca, nella ferrovia transmacedonica fino a Salonicco, ferrovie che traver- (l) A Jànina poi s’è avuto il gran torto di scegliere ad agente italiano un negoziante conduttore d'un emporio assai prospero, cioè verso tutti gli altri negozianti dell’Epiro un concorrente, pel quale è umano che si nutra diffidenza e magari ostilità, nonostante lo stipendio e la carica di che il nostro bilancio lo ha invano voluto insignire.