L’Ali MIRAGLIO I>ES GEXEYS K I SUOI TEMPI 335 a parlarlo anello il suo Capo. Il guaio era che, quantunque gli ufficiali ed equipaggi della Marina sarda, contrariamente a quelli della Marina austriaca, tutti fossero di una sola schiatta e di un solo sentimento, ben pochi fra essi erano in grado di parlare e scrivere correttamente l'italiano. Ed ecco come l’abitudine di preferibilmente adoperare la lingua francese, secondo le antiche tradizioni della vecchia Marina di Villafranca confermate dalle galliche imposizioni della Rivoluzione e dell’Imiterò di oltr’alpe. ancora prevaleva sulle navi di Carlo Felice e seguitò a prevalere sino a che questo Re visse. Solo all’avvento di Re Carlo Alberto fu, per volere di lui, sostituito al francese l’italiano. Comunque non solo per la loro forma ma più aurora per il loro contenuto le Istruzioni emanate dal Des (ìe-neys offrono materia di istruttiva curiosità. A più di uno dei nostri lettori, e specialmente ai più vecchi sarà capitato di udire ripetere ed attribuire all’Amm. Des < reneys una frase più colorita che corretta: « Le leggi ■ sono fatte per i ...corbelloni ». Può ben esseri» che così egli si esprimesse, così o all’ineirea, quando si trovava di fronte a difficoltà suscitategli da meticolosi oppositori contro il suo ardore di lavoro e di perfezionamento dell’opera propria. Ma certo è che i Regolamenti emanati da lui sono tali da inculcare con altrettanta persuasione quanta autorità la stretta osservanza della obbedienza e della disciplina. Ed è anzi ammirabile il fervore di parola col quale, specialmente (piando si tratta degli ufficiali. i suoi precetti sono accompagnati e commentati. Chi rilegga questi regolamenti, bisogna pure che ammetta esservi per lo meno esagerazione in certe leggende oggi ancora sopravviventi di sistematici maltrattamenti ed abusi di potere a danno degli equipaggi delle navi sarde per parte dei rispettivi superiori. Saremmo in contraddizione con noi stessi se volessimo qui sostenere che sulle navi della Marina sarda l’esercizio del comando avesse luogo diversamente da come aveva luogo sulle navi delle altre Marine di quel