L’AMMIRAGLIO DES GENEYS e I SUOI TEMPI simo al brutto mercato (1), ma impotente da solo ad impedirlo, aveva cercato di riuscire nell’intento con pressanti, e purtroppo non fortunati, diplomatici uffici a Londra, all’Aja, a Vienna — decise, per savio suggerimento del suo fido ministro Bogino, di prendere dal canto proprio, regolare possesso di quell’Arcipelago. La operazione fu compiuta con notevole apparecchio militare terrestre e marittimo in modo da potere far fronte a qualsiasi eventuale contestazione. Per la parte del-l'Esercito fu all’uopo destinato un grosso nerbo di truppe al comando di un Maggiore La Pochette: per la parte della Marina vi concorsero il vascello «San Carlo» e la fregata « San Vittorio » al comando del Commodoro Atkius (l’ufficiale inglese di maggior grado fra quelli ili Servizio della Marina sarda), un pinco da 14 cannóni armato in corsa al comando del Vassallo Allione di B roride!. che, per la circostanza, ebbe anche il comando di tutto l'armamento leggero, il* ieiucone- <