KM ILIO FRASCA tempo, e cioè che non vi fossero in uso, come portava la dura navigazione alla vela, modi ruvidi, spicciativi e magari, in caso di urgenza, accompagnati anche da qualche scapaccione. Ma certo è che nei Regolamenti Des Ge-nevs vi erano in proposito disposizioni le quali potrebbero figurare con onore in qualsiasi regolamento dei tanto pili umanitari tempi moderni. L’art. XL del Regolamento di disciplina Des Genevs commina, per esempio, punizioni severe a chiunque, sia ufficiale o sott’uf-ficiale o graduato, usi maniere o espressioni ingiuriose o sprezzanti verso il proprio inferiore, principalmente (piando esse possono, sia pure indirettamente, ferire la probità e l’onore personale, o quello del paese natio. Nè più indulgente esso è per quei marinai, cannonieri o soldati i (piali fra di loro usino parole ingiuriose o provocanti, od anche sprezzanti, sia pure senza premeditazione, verso il servizio. Vero è che fra le punizioni che il Regolamento contempla per alcune mancanze ivi particolareggiatamente enumerate si trova anche quella delle trenelle (in francesi' yarcettes), ossia dell’applicazione di un determinato numero di frustate sulle parti posteriori del colpevole: punizione molto in uso allora in tutte le Marine e che alcune di queste, per esempio la britannica, mantennero sino a pochi anni or sono. Non è raro udire oggi ancora qualche vecchio lupo di mare esprimere l’avviso che una simili* punizione applicata con discernimento e misura fosse, 11011 ostante tutti i filosofici ragionamenti che ne hanno imposta l’abolizione, più efficace e meno demoralizzante che prolungati oziosi isolamenti nelle prigioni. Per quanto di animo mite l’Amm. Des Geneys era verosimilmente di questo avviso! Non stavano inoperose le navi sarde mentre a bordo di esse entravano in vigore i nuovi regolamenti. Scorrendo i documenti marittimi dei sette ulteriori anni del regno di Carlo Felice si trovano quelle navi continua-mente in moto. Diverse fra esse, sia isolate e rispettivamente comandate dal Cap. Wriglit, dal Luigi Serra,