82 EMILIO FRASCA niero Viceré, ma puranco (li manovrare per allontanarsi dalla sua oltreniodo critica posizione; operazione questa già, per il momento, ostacolata anche dal vento, che soffiava al largo. Tutti a bordo, compreso il Dos Genevs — consigliere preferito, come sappiamo, quantunquenon sempre ascoltato, del ( domandante Ross — si trovarono d’accordo nel riconoscere che una condotta accorta, e dissimulata sotto le apparenze di intera fiducia, fosse per allora la sola che offrisse probabilità di salvare la nave, e sopratutto di evitarle insulti, i quali essendo diretta-niente portati contro la bandiera del Re, avrebbero fatto assumere alla sommossa il carattere di una vera e propria rivoluzione, ed allontanata la possibilità di una conciliazione, non senza rischio per la Corona Sabauda di perdere per sempre il possesso dell’isola. Per queste considerazioni, ed in attesa che il vento cambiasse, consigliava il Des Genevs al Comandante Ross, che, pur astenendosi dal fare atti di riconoscimento della discutibili1 autorità della Reale Udienza, aprisse rapporti con essa, e. col pretesto che la sua nave abbisognasse di viveri. munizioni, ed altri generi, facesse presente la necessità di rifornirla ottenendo per tal modo il risultato di diffondere, non solo fra i componenti dell’Udienza, ma tra il popolo tumultuante, la persuasione che, appunto per la dichiarata deficienza, la fregata non si trovasse in grado di prendere l’offensiva o lasciare il porto e perciò non fosse il caso di impiegare contro di essa la violenza. Lo stratagemma riuscì felicemente: i severi ordini già dati al riguardo vennero modificati e le batterie smisero il loro assetto di combattimento, ila nel frattempo accadde, che, essendosi il Comandante Ross recato a terra accompagnato dal sottotenente di vascello Cav. di Castelveccliio, entrambi furono dagli insorti trattenuti come ostaggi. Il Memoriale Des Genevs non fa qui alcun cenno della parte che. in quella circostanza, ed in assenza del Comandante Ross, dovette necessariamente rappresentare a bordo il 2° comandante, tenente colonnello, e capitano di fregata Caeciardi di Montfleury. non