:i48 EMILIO FRASCA degna, servizio lino allora subordinato alle inevitabili accidentalità e lentezze della navigazione a vela. Nè tralasciava d’altronde l’Animiraglio di tener sempre desta l’attività in tutte le RR. navi in genere. In più d’una delle vecchie case genovesi già abitate da ufficiali della R. Marina oggi ancora fa bella mostra di sè un’antica stampa rappresentante una « Pinta battaglia navale» eseguita davanti il porto di Genova il 21 novembre 1835 alla presenza delle LL. MM. dalla Regia Squadra comandata dal Contrammiraglio Conte Luigi Serra. E’ la riproduzione di un quadro (li certo Tibaud, che lo dedicò appunto all’Amm. Serra. Ivi figurano se non assolutamente tutte, certo la grandissima maggioranza delle RR. navi sarde di quel tempo. Lo spettacolo dovette essere veramente magnifico. Con simili belle funzioni seguitava l’Ammiraglio il suo antico sistema di attirare e mantenere viva l’attenzione sovrana e quella della Corte sui risultati dell’opera propria. Ma se, come per il passato, non gli mancavano plausi e congratulazioni, che, a meno di volergli di proposito usare ingiustizia e ingratitudine, nessuno avrebbe potuto negargli, purtroppo doveva ora constatare chi; i tempi erano mutati. Non che Re Carlo Alberto fosse personalmente meno bene disposto verso di lui e verso la Marina, che anzi nell’aprile di quello stesso anno lo aveva nominato Cavaliere della SS. Annunziata, ma troppi cambiamenti di uomini e di inclinazioni erano avvenuti negli ambienti governativi ed in quelli della Corte, perchè l’Ammiraglio potesse ancora trovarvi al trettanta facilità di consenso, altrettanta arrendevolezza per le sue proposte come al tempo di Carlo Felice. Fino dal luglio 1831 il Gen. Matteo Des Geneys, suo fratello, già come altrove accennammo. Ministro di Guerra e di Marina del Re Carlo Felice, e conservato poi in tale ufficio anche da Carlo Alberto, era morto: una sincope lo aveva ucciso in presenza di questo Sovrano mentre stava per fargli firmare alcuni documenti. Grave perdita per la Marina non meno che per l’Ammi-