l’ammiraglio des GENEYS e I SUOI TEMPI 14:1 mezze galere e della decisione del Governo di Cagliari di costituire con esse e con la « Santa Teresa » quel non spregevole nucleo di forza marittima locale, aveva proposto al Viceré di affidarne la direzione al comandante di una corvetta inglese da lui all’uopo designato. Da lettere scambiate in tale occasione fra l’Ammiraglio e il Viceré apparisce che la proposta non incontrò il gradimento di Carlo Felice: certo urtò la suscettibilità del Des Geneys e dei suoi ufficiali, nè è a dubitare che appunto il Des Geneys fosse inspiratore del rifiuto del Viceré. rifiuto giustificato, d’altronde, dalla ragione della neutralità del Regno sardo. Dalle suddette lettere risulta che Nelson aveva pensato di impiegare le sarde galere per servizio di vigilanza costiera tra Longo sardo e Maddalena in previsione di qualche colpo di mano su quelle spiaggie da parte di truppe francesi provenienti da Bonifacio con obiettivo di impadronirsi di Maddalena e schiudersi così la via a quella conquista della Sardegna cui notoriamente Napoleone non aveva mai cessato di aspirare. L’inglese Ammiraglio non metteva in dubbio che avessero ad essere per tale scopo destinati certi grossi agglomeramenti di truppe la cui presenza in Nizza e vicinanze gli era stata ultimamente segnalata dai suoi informatori. Somma sua preoccupazione era in quei giorni quella della conservazione della Sardegna a disposizione delle forze navali britanniche. Sono bene conosciuti i suoi apprezzamenti circa l’altissimo valore militare marittimo della bella isola nostra. « Se noi possiamo «possedere la Sardegna non avremo più bisogno nè di « Malta nè di altro — egli scriveva al suo Governo —; «essa quale stazione navale e militare è la più imporrante isola del Mediterraneo: essa possiede alla sua « estremità settentrionale il più bel porto del mondo «(Maddalena): essa è a ventiquattr’ore di vela da To-«lone: copre l’Italia e la sua posizione è tale che il evento favorevole ai Francesi per navigare verso est è «egualmente propizio a noi per seguirli: se essi diri -« gono verso oriente vengono diritti a passarci accanto: