l'ammiraglio des geneys e i suoi tempi 59 Le crociere delle galere sarde, anche quando poco fortunate, non erano in ogni modo mai inutili, nè è da far meraviglia se il Memoriale attribuisce al Des Geneys il inerito di avere, con il frequente impiego di tale mezzo, mantenuto, durante il tempo del suo comando, le acque sarde libere dai pirati. Non pili di 1111 anno durava ordinariamente il tempo di comando dell ’armamento di Sardegna, altrimenti detto armamento leggero; e, col settembre 1789, venne anche per il Des Geneys il momento di dovere essere surrogato. Il Viceré Conte Thaon di S. Andrea, particolarmente soddisfatto del di lui servizio, come risulta da diverse lettere del suo carteggio in Torino, nelle quali egli loda il Des Geneys non solo come comandante delle navi, ma per gli studi organici ed economici da lui compiuti per i servizi marittimi locali, volle adoprarsi perchè tale sur-rogamento 11011 avvenisse. Non essendo riuscito nell’intento perchè vi si opposero le lagnanze dei colleghi aventi diritto alla successione del comando, chiese ed ottenne di conservarlo presso di se quale aiutante di campo, ufficio che il Des Geneys non potè che accettare con riconoscenza « quantunque — dice sempre il Memoriale — tale genere di servizio in tempo di pace e le funzioni relative fossero totalmente opposte sia alla sua maniera di pensare, sia alla vita dura e meditativa del marinaro nella quale egli era stato allevato ed aveva fino allora vissuto ». Ciò non impedì che, anche in tale ufficio, egli si distinguesse dedicando tutte le sue facoltà ad assecondare del suo meglio quel degno suo superiore, « il solo che abbia osato provarsi a diminuire i numerosi abusi del governo e tentato di ricondurre il regno delle leggi e della giustizia nell’isola di Sardegna» (1). Rimasto vacante nel 1790 il posto di comandante del porto di Cagliari, il Des (1) V. Storia moderna délia Sardegna (1775-1799) del Barone A. Manno, Torino, Tip. l'avale, 1842 — Mémoires sur la guerre des Alpes et les événements du Piémont pendant lu révolution française tirés des papiers du Comte I. Thaon de Revel de S.t André, Turin, Boeca, 1871.