44 EMILIO PRASCA in nome proprio dalla Francia, la quale, succeduta a Genova nel dominio della Corsica, tentò sostenere che anche l’Arcipelago maddalenese dovesse considerarsi compreso nel suo nuovo acquisto. A buon conto, il Governo sardo, compiuta l’occupazione, pensava ad affermarla con la costruzione sul luogo di qualche stabile opera di difesa. Così, nell’isola di Maddalena, costruiva a Cala Gavetta una torre, sotto la protezione della quale non tardavano a raggrupparsi le prime case della futura cittadina di Maddalena mentre in quella insenatura i regi legni ponevano le rudimentali basi di una navale stazione di ricovero ed allestimento. Pare che al governo di quei nuovi stabilimenti fosse in principio preposto il De Nobili, ma quando il paesello fu regolarmente costituito, esso ebbe un governatore suo proprio col titolo di Bailo, e questi fu allora certo Fra-vega, già contromastro del « San Gavino », mentre il Capitano De Nobili seguitava ad avere il comando dell’armamento e della difesa marittima. Presentatesi nel 1775 in quei paraggi due mezze galere barbaresche con male intenzioni, il De Nobili esciva loro incontro e le metteva in fuga. Nel 1777 i Barbareschi facevano colà altra apparizione, ma, quantunque in forze superiori, venivano egualmente dal sardo comandante costretti a dileguarsi. Nello scorrere i documenti nei quali questi fatti sono ricordati si prova qualche meraviglia rilevando come l’indubbiamente valoroso De Nobili non godesse nè a Cagliari, nè a Torino, tutto il favore che si potrebbe supporre. Gli nuoceva probabilmente il suo carattere che pare fosse piuttosto difficile. Comunque, quando nel 1782 la mezza galera « Santa Barbara » fu destinata a surrogare l’ormai sdrucito «San Gavino », non gli si volle fare, com’egli temeva, il torto di escluderlo da quel nuovo e più importante comando die a lui venne infatti assegnato. Ma se in esso ('gli continuò a dimostrare non comune abilità professionale, la maggiore responsabilità mise anche in maggiore evidenza i suoi difetti. Una grossa quistione col medico di bordo gli