¿’ammiraglio l>KS geseys K I SUOI TEMPI Superfluo il dire che fra le Potenze del Congresso la sola che fosse veramente in grado di adeguatamente agire era l’Inghilterra. Eppure essa nicchiava addu-cendo elio, se un’azione volevasi esercitare questa dovesse essere collettiva. Ma ad un altro motivo più che a questo attribuivasi allora, e non senza fondamento, l'inglese -esitazione. Una parte cospicua del ceto commerciante britannico apertamente propendeva ad indulgenza verso le Reggenze barbaresche, le quali, come già, nel tempo delle ultime guerre, avevano reso preziosi sei -vizi alle flotte ed alle navi da corsa inglesi consentendo ad esse piena libertà di approdo e rifornimento nei loro porti, così ora, continuando a favorire e rispettare la bandiera inglese mentre perseguitavano e derubavano quelle delle altre nazioni, assicuravano al traffico del Regno Unito nel Mediterraneo condizioni di privilegio equivalenti a poco meno che un monopolio. A questo sentimento più venale ed utilitario che degno di una grande e nobile nazione, chiaramente si confermava la politica di Lord Castel reagii e dei suoi partigiani. Così stavano 10 cose quando il Ministro Yallesa, sulla fine del 1815, ebbe notizie che, in occasione di una recente scorreria tunisina all’isoletta di S. Antioco, situata all’estremo S. O. della Sardegna, quei ladroni avevano sorpreso la popolazione locale inalberando sulle loro navi la bandiera inglese, e scesi poi a terra, e cominciato, secondo 11 loro costume, il saccheggio, avevano invaso e saccheggiato anche la casa dell’Agente Consolare britannico sfregiandone l’insegna e traendo in schiavitù molti isolani ivi rifugiatisi per protezione. I)i tuttociò l’avveduto Val lesa faceva dare immediata comunicazione al Governo di Londra, il quale ferito nel-l’amor proprio nazionale e stimolato dalla viva opposizione che il filantropo e popolare signor I. Brensliem. capitanava nel Parlamento inglese contro ogni venale considerazione nel trattamento di un soggetto che disonorava l'umanità, si decise finalmente ad agire. Tale decisione si accordava d’altronde con la circostanza che,