140 EMILIO FRASCA la cura degli ammalati della sua flotta, non senza, anche semplicemente per ciò, procurare alla Corte sarda parecchie molestie, ed accuse appunto di lesa neutralità, da parte dei rappresentanti della Francia in Cagliari. Le quali molestie non mancavano però di qualche gradevole compenso, giacché la prolungata permanenza di una forza navale di tanta importanza a Maddalena era, in sostanza, ima vera benedizione non solo per i pochi abitanti delle isolette dell ’Estuario, ma per quelli della circostante regione dell’isola madre. Mentre da Cagliari fino a Sassari regnava la più squallida miseria, nella fortunata oasi maddalenese l’oro britannico scorreva con abbondanza. Ivi i marinai di Albione, oltre ad acquistare con larghezza di prezzo, quanti freschi rifornimenti potevano sul luogo trovare, anche diffondevano, con i loro favoriti sports nazionali, insolita e benefica animazione su quelle aride spiaggie, d’onde spesso pur spingevansi a cacciare nelle vicine e poco meno che vergini macchie del sardo litorale. Il solo Nelson rimaneva costantemente a bordo, ma non perciò meno amichevoli erano i suoi rapporti con la popolazione e con i regi funzionari del luogo, fra i quali il comandante del porto e della piazza Capitano Agostino Millelire godeva sua particolarissima stima e benevolenza. Questi rapporti furono alcuni anni or sono larga mente rievocati, ed illustrati, con la pubblicazione di inediti documenti e memorie da egregi scrittori di storia navale (1). Particolarmente interessante sarebbe oggi pei- noi avere notizie dei rapporti personali passati tra l'ammiraglio inglese e il nostro protagonista. Disgraziatamente pochissimi sono, tanto nell’archivio privato Des Genevs, quanto negli Archivi di Stato di Torino e di Cagliari i documenti, che possono illuminarci al riguardo. In una lettera autografa di Nelson datata da Tolone (s’intenda: in crociera davanti a Tolone), 22 (11 V. Ammiraglio C. Marchese: L’Ammiraglio Nelson alla Maddalena e la Marina sarda di quei tempi (Rivista M.ma).