^’ammiraglio des gexbys e i suoi tempi di mantenere, per mezzo di contrabbandieri o di parenti bonifacini della popolazione maddalenese, segrete comunicazioni con la vicina Corsica e di avere fresche notizie dalla Francia e dall’Italia. Ed è da credere che con la sua buona testa, certamente più indipendente e sgombra di pregiudizi che quella della maggior parte dei cortigiani di Cagliari; egli si formasse chiari e spassionati criteri suoi propri su ciò che per quelle vie arrivava fino a lui. Un documento curiosissimo che si trova fra le sue carte private a Pinerolo ci dimostra come a lui, pur vivente tanto lontano dai centri vitali della Penisola, non fossero ignote le prime iniziative di quei patrioti e cospiratori italiani i quali, regnante ancora Napoleone, si fecero audaci propugnatori della unità e indipendenza nazionale. Il documento che è appunto intitolato Me-nioria circa nn progetto di ¡»dipendenza italiana porta la data del 14 agosto 1811 ed è certamente uno fra i più antichi, se non proprio il più antico, di quanti della sua specie se ne trovano ricordati nei più conosciuti studi storici intorno agli albori del nostro risorgimento (1). Una noticina apposta in fine del suo testo ci spiega come esso venisse nelle mani dell’Ammiraglio. Da tale noticina si rileva che fu portato a Maddalena dallo stesso suo redattore, certo Alessando Turri, ivi approdato non è detto come, nè da (piai provenienza ma con espresso proposito di farlo pervenire al Ministro d’Inghilterra presso la Corte di Cagliari, pel tramite di certo signor Brandi, nella noticina qualificato locale console inglese. Venuto in relazione con l’Ammiraglio, in quei giorni particolarmente trattenuto a Maddalena per rimettere in ordine la squadretta delle mezze galere, reduce dal glorioso combattimento di Malfatano, l’Ammiraglio lo aveva invitato a comunicargli copia del suo memoriale, il che il Turri si era affrettato a fare non senza espri- (1) Vedasi per es. in Napoleone all’isola d’Elba del fi. Livi — 11 Me-moriale. Cap. 2° (Nota deìl’AX