l’ammiraglio des geneys e i suoi tempi 133 in breve costretto dalla mutata piega degli avvenimenti a riprendere la via di Livorno, trovasse ed acquistasse in questo porto, per conto del R. Erario, una galera già appartenente alla Repubblica di Genova ed ultimamente caduta, quale preda di guerra, in mano degli Inglesi. Era. nel suo genere, bella e forte nave: recente costruzione, cinquantadue remi, due cannoni di bronzo da .’>() e numerose artiglierie secondarie. Verosimilmente l’acquisto ebbe luogo per suggerimento dell’Amm. Lord. Keitli, Comandante supremo di tutte le forze navali britanniche nel Mediterraneo, allora (giugno 1800) presente anche egli a Livorno ed ivi largo di attenzioni al Sabaudo Duca •e alla sua avvenente, e con lui peregrinante, consorte Maria Teresa d’Austria. Delle relative pratiche fu dal Duca incaricato il Comandante Gaetano De May, altro degli ufficiali di Marina volontariamente rimasto a disposizione della Reale Famiglia. (ìli istoriografi della Marina sarda (1) sono unanimi nel giudicare severamente il fatto che gli Inglesi esigessero pagamento e non lieve (105000 L. di Piemonte e cioè 126000 L. it.) (2) per quella cessione ad un fedele e poverissimo alleato. Ad attenuare la severità di questo giudizio può essere osservato che probabilmente rAmm. Keitli non ebbe modo di regolare altrimenti le cose, perchè, secondo le consuetudini della guerra marittima, quei suoi dipendenti i quali avevano catturato, o predato, la genovese galera, erano anche in diritto di aver parte nei benefici della vendita di essa. Comunque, la galera, alzata bandiera sarda, cambiò il suo originario nome genovese di « Prima » con quello di « Santa Teresa » ed a prenderne, il comando e condurla in Sardegna fu dal Duca chiamato il Des Geneys, reduce appunto in quei giorni dal triste esodo onegliese. Altra triste partenza anche questa da (1) V. Martini. Michelini, Corridore, Rendacelo, Frasca, ecc. (2) Archivio di Slato di Cagliari, Marina Militare, voi. 1145, inventario della « Santa Teresa » fatto nel 1802 (V. pag. 18 di Marina sarda un secolo fa di F. Corridore).